Rappresentanza nazionale in CNSU: i dottorandi scelgono l’ADI

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Con una bellissima vittoria Giuseppe Naglieri è il rappresentante nazionale dei dottorandi nel Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU). Grazie ai 1794 voti ottenuti, record storico nella vita di quest’organo, l’ADI polverizza il precedente record di 1367 preferenze fatte registrare per il rappresentante uscente Matteo Piolatto.

Problema immigrazione in Italia: ultimi per attrazione di laureati e dottori di ricerca

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L'Italia è agli ultimi posti tra i Paesi OCSE per attrazione di lavoratori altamente formati. Grazie al questionario ADI "Ascoltare per rappresentare" sappiamo ad esempio che i dottorandi stranieri incontrano barriere linguistiche e burocratiche. Inoltre, le prospettive future in Italia non sono affatto incoraggianti a causa degli scarsi investimenti in ricerca sia del settore pubblico che del settore privato. Le proposte dell'ADI sull'Università e sulla valorizzazione del dottorato mirano proprio a cambiare tutto questo.

Dottorato e Scuola: cosa dice la sentenza 130/2019 della Corte costituzionale

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Come previsto dai giuristi dell'ADI, la sentenza 130/2019 della Corte costituzionale non riconosce l'equipollenza tra dottorato e abilitazione all'insegnamento. La battaglia sulla valorizzazione del dottorato si sposta dunque definitivamente dai tribunali al piano politico e culturale.

Bellofiore e Vertova: «La precarietà in Accademia incanala la ricerca e soffoca il pensiero critico»

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L’ADI intervista Riccardo Bellofiore e Giovanna Vertova, curatori e autori di “Ai confini della docenza. Per la critica dell’Università”. I due autori ripercorrono l'insidioso percorso che scuola e università hanno attraversato con riforme sempre più ispirate a un disegno d'ispirazione neoliberista, spiegano le conseguenze del precariato sulla libertà e sulla qualità della ricerca scientifica ed espongono quali sono i principali problemi del dottorato in Italia.

Caso Dell'Aria: No alla sospensione della docente

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Abbiamo appreso con sconcerto e preoccupazione la notizia di questi giorni della sospensione dal servizio di una docente di un istituto superiore di Palermo, Rosa Maria Dell'Aria, ritenuta colpevole di mancata vigilanza perché i suoi alunni hanno preparato un lavoro di gruppo in cui il decreto sicurezza veniva accostato alle leggi razziali. Rifiutiamo l’idea che un insegnante possa e debba esercitare un controllo sulle opinioni degli alunni e chiediamo il ritirmo della sanzione.

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