assegno di ricerca
Il contratto di ricerca, necessario a superare intermittenza e insufficienza retributiva dell’assegno di ricerca, è tenuto in ostaggio dall’ARAN, l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle pubbliche amministrazioni, da luglio 2022. Da due anni gli atenei sono invischiati in un’incertezza totale riguardo al futuro del pre-ruolo e i ricercatori continuano a lavorare in condizioni già giudicate insostenibili da parte dell’Unione Europea e dall’Indagine conoscitiva sulla condizione studentesca nelle università e il precariato nella ricerca universitaria, approvata nella scorsa legislatura.
Pubblicato Lun, 20/05/2024 - 23:36
Venerdì 14 luglio, la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del comparto scuola, università e ricerca, in cui avrebbe dovuto essere definita la disciplina del nuovo contratto di ricerca, è vergognosamente fallita. Il contratto di ricerca è rinviato a data da destinarsi.
Pubblicato Ven, 14/07/2023 - 22:16
Venerdì 24 febbraio, in occasione dell’imminente approvazione del Decreto Milleproroghe, l’Associazione Dottorandi e Dottori di ricerca in Italia (ADI) scende nelle piazze di tutta Italia per dire basta al precariato sistemico dei giovani ricercatori. Da troppo tempo il lavoro di ricerca si regge principalmente su un ricatto ai danni dei giovani precari: avere a disposizione risorse di famiglia, partner, lavoretti aggiuntivi, oppure abbandonare la carriera accademica che paga poco, male e in modo discontinuo. Una vera e propria giungla dove quei pochi che resistono sono spesso costretti ad andare all’estero.
Pubblicato Mer, 22/02/2023 - 21:37
Lunedì 16 gennaio 2023, Tommaso Brollo, Vicesegretario Nazionale dell'ADI - Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia, è stato audito presso le commissioni prima e quinta del Senato in seduta congiunta, nel merito della proroga degli assegni di ricerca disposta dal decreto milleproroghe. Rilevando come la proroga sia la conseguenza del mancato finanziamento della riforma in sede di legge di bilancio e più in generale dello stato di sottofinanziamento del sistema universitario italiano, si è tenuto a sottolineare come la proroga, pur necessaria nell'attesa dell'approvazione del CCNL e dei regolamenti di Ateneo, nonché, appunto, per la più ampia questione strutturale dei finanziamenti, non rappresenti un passo indietro rispetto ad una piena applicazione della riforma del preruolo, per il definitivo superamento degli assegni di ricerca. Video integrale qui (3:45:00).
Pubblicato Mer, 18/01/2023 - 11:51
Nell’Italia post-pandemica, la ricerca continua a vivere una tensione fra tecnicizzazione dei saperi e delle decisioni di politica accademica e aziendalizzazione dell’università: se da un lato il ruolo sociale della ricerca viene osteggiato e bandito dalla ratio decidendi nazionale e locale, assieme a democraticità, pubblicità e inclusività delle istituzioni accademiche e della possibilità stessa di accedere al ruolo di ricercatore/trice, dall’altro assistiamo all’appalto del finanziamento della ricerca, se non della sua stessa programmazione, agli interessi del capitale privato per i quali il ricercatore/trice, specie se giovane, è costretto a disegnare il proprio percorso di vita all’insegna dell’intermittenza fra una posizione precaria e l’altra, alla competizione per l’accaparramento di risorse scarse e primariamente orientate alla soddisfazione di interessi corporativi... Potete scaricare il documento in pdf qui.
Pubblicato Dom, 20/11/2022 - 12:37
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