Valorizzazione del dottorato nel FIT: sottoscrivi la petizione di ADI!

Valorizzazione del dottorato nel FIT: sottoscrivi la petizione di ADI!

Il percorso FIT per l'accesso all'insegnamento, concepito a seguito dell'approvazione della Legge 107/2015 "Buona Scuola", penalizza fortemente dottorandi e dottori di ricerca. Negli scorsi mesi ADI ha tentato la via del dialogo con il MIUR per tentare di favorire l'accesso all'insegnamento di personale altamente qualificato e in possesso del titolo di dottore di ricerca; dopo mesi di confronto, con la nota di chiarimento dello scorso 25 ottobre sull’acquisizione dei 24 CFU richiesti per l’accesso al percorso FIT, il MIUR ha ancora una volta respinto le richieste avanzate dall’ADI per un’adeguata valorizzazione del dottorato nell'accesso all'insegnamento.

Per mesi abbiamo chiesto al Ministero un tavolo di confronto sulle modalità di valorizzazione del dottorato nell’accesso e nello svolgimento del FIT: tavolo che ci è stato più volte promesso e che non è mai stato convocato. Adesso, con questa nota ministeriale migliaia di dottorandi, dottori di ricerca e assegnisti si troveranno inevitabilmente ad essere gravemente penalizzati e frustrati nel loro percorso per diventare insegnanti.

Ancora una volta dobbiamo alzare la voce per farci sentire dal ministero. ADI ha preparato una lettera destinata al Ministro Valeria Fedeli e ai competenti uffici del MIUR, evidenziando le ingiuste penalizzazioni riservate ai dottori di ricerca nell'accesso all'insegnamento, e ponendo precise richieste:

  • Gratuità per dottorandi nel conseguimento dei 24 CFU e dei relativi corsi singoli.
  • Estensione della finestra temporale aggiuntiva di 6 mesi sul percorso di dottorato per consentire ai dottorandi di poter conseguire gratuitamente i 24 CFU.
  • Eliminazione di ogni incompatibilità per i dottorandi e per gli assegnisti di ricerca di iscriversi ai corsi singoli durante lo svolgimento del corso di dottorato.
  • Agevolazioni per i dottori di ricerca e gli assegnisti di ricerca nel conseguimento dei 24 CFU e dei relativi corsi singoli.
  • Garanzia di una retribuzione di almeno 1000 euro per il primo e secondo anno di FIT.
  • Attribuzione di un congruo punteggio al dottorato di ricerca per l’accesso al FIT.
  • Istituzione di tabelle di corrispondenza tali da permettere il riconoscimento dei crediti acquisiti durante un dottorato di ricerca, al pari di quelli acquisiti durante la laurea magistrale, per i settori concorsuali della scuola.

 

Perché le nostre richieste giungano al Ministro, abbiamo bisogno anche del tuo supporto!

Clicca qui per leggere e firmare la petizione

 

 


Alla Ministra dell'Istruzione, Università e Ricerca
Valeria Fedeli,

Al capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Dr.ssa Rosa De Pasquale

Alla Direttrice della Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore,
Dr.ssa Maria Letizia Melina

 

 

OGGETTO: Valorizzazione del dottorato nell'acquisizione dei 24CFU e nel FIT

I dottorandi e dottori di ricerca saranno fortemente penalizzati nell’accesso al FIT, il nuovo percorso di formazione e accesso all’insegnamento nelle scuole. Con la nota di chiarimento dello scorso 25 ottobre sull’acquisizione dei 24 CFU richiesti per l’accesso al percorso FIT, il MIUR ha ancora una volta respinto le richieste avanzate dall’ADI per un’adeguata valorizzazione del dottorato all’interno del FIT.

La nota ministeriale nega esplicitamente la possibilità per i dottorandi di poter beneficiare del semestre aggiuntivo all’interno del percorso formativo per poter conseguire i 24 CFU risultando in corso: una misura prevista dal DM sui 24 CFU per gli studenti con l’intento di garantirne il conseguimento da ‘interni’, senza quindi dover pagare l’iscrizione con le tariffe previste per gli esterni.

Nulla viene detto, come richiesto unitariamente anche dalle organizzazioni studentesche e sindacali, sulla gratuità nel conseguimento dei 24 CFU da parte di studenti e dottorandi, lasciando così piena discrezionalità ai singoli atenei. Addirittura non si accenna minimamente alle possibili condizioni agevolate nel conseguimento dei CFU da parte dei dottori di ricerca e degli assegnisti di ricerca, come richiesto ripetutamente dall’ADI.

Come se non bastasse, il MIUR non si è preoccupato minimamente di garantire la compatibilità fra lo svolgimento del dottorato e frequenza dei corsi del piano formativo del 24 CFU. La nota si limita a dire che gli iscritti a un dottorato “possono acquisire i 24 CFU durante il loro percorso formativo”, ma - aggiunge subito dopo - “a meno che ciò sia escluso dalle disposizioni che disciplinano i corsi frequentati”. In questo modo, ancora una volta, si lasciano i dottorandi alla discrezione dei singoli regolamenti di ateneo, senza fornire loro alcuna garanzia del fatto che potranno effettivamente conseguire i 24 CFU durante il loro percorso dottorale.

Per mesi abbiamo chiesto al Ministero un tavolo di confronto sulle modalità di valorizzazione del dottorato nell’accesso e nello svolgimento del FIT: tavolo che ci è stato più volte promesso e che non è mai stato convocato. Adesso, con questa nota ministeriale migliaia di dottorandi, dottori di ricerca e assegnisti si troveranno inevitabilmente ad essere gravemente penalizzati e frustrati nel loro percorso per diventare insegnanti.  

Ora basta!

Riteniamo che incentivare l’accesso alla carriera di insegnante per i dottori di ricerca rappresenti un significativo passo in avanti per il sistema scolastico nazionale. Investire sui dottori di ricerca vuol dire mettere a disposizione delle nuove generazioni l’esperienza e il talento di studiosi altamente formati che hanno avuto esperienze di didattica nelle università, acquisito in molti casi un'ampia formazione linguistica, sviluppato esperienze europee e internazionali, e appreso il senso della cooperazione piuttosto che della competizione: tutte competenze che riteniamo basilari per la formazione delle nuove generazioni.

Il decreto legislativo 59/2017, all’art. 3, comma 7, impegna il MIUR a garantire un’adeguata valorizzazione del titolo di dottore di ricerca in sede di accesso al percorso di Formazione Iniziale e Tirocinio (FIT), riconoscendo così l’alto livello di formazione acquisito dal dottore di ricerca al termine del dottorato. La nuova riforma del reclutamento scolastico lascia poco spazio a coloro che hanno dedicato gran parte della loro vita alla ricerca scientifica, trascurando ancora una volta i talenti che prima formiamo e poi regaliamo agli Stati del Nord Europa. Pertanto, chiediamo a tutti i colleghi e in generale a tutte le persone sensibili ai temi della ricerca e della formazione di mobilitarsi, affinché sia attribuito il giusto valore al titolo di dottore di ricerca concepito come metodo e percorso scientifico su cui investire anche per migliorare la scuola italiana.

 

Per questo chiediamo:

  • Gratuità per dottorandi nel conseguimento dei 24 CFU e dei relativi corsi singoli.
  • Estensione della finestra temporale aggiuntiva di 6 mesi sul percorso di dottorato per consentire ai dottorandi di poter conseguire gratuitamente i 24 CFU.
  • Eliminazione di ogni incompatibilità per i dottorandi e per gli assegnisti di ricerca di iscriversi ai corsi singoli durante lo svolgimento del corso di dottorato.
  • Agevolazioni per i dottori di ricerca e gli assegnisti di ricerca nel conseguimento dei 24 CFU e dei relativi corsi singoli.

 

Chiediamo inoltre:

  • Che venga garantita una retribuzione di almeno 1000 euro per il primo e secondo anno di FIT.
  • L’attribuzione di un congruo punteggio attribuito al dottorato di ricerca per l’accesso al FIT.
  • L’istituzione di tabelle di corrispondenza tali da permettere il riconoscimento dei crediti acquisiti durante un dottorato di ricerca, al pari di quelli acquisiti durante la laurea magistrale, per i settori concorsuali della scuola.
  • Il riconoscimento di 20 punti per i dottori di ricerca in possesso di abilitazione.
  • Il riconoscimento di un punteggio aggiuntivo per i dottori di ricerca che abbiano svolto meno di 3 anni di supplenze.

 

Infine chiediamo che venga convocato al più presto un tavolo di confronto al MIUR sulla valorizzazione del dottorato nell’accesso e svolgimento del percorso FIT, attraverso la definizione di un percorso preferenziale per i dottori di ricerca.

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