Horizon 2020 è il programma dedicato dall’Unione Europea a innovazione e ricerca nel settennato 2013-2020. Secondo i dati resi disponibili dall’European Research Ranking, nel corso del suo primo anno (2014), i finanziamenti concessi all’Italia ammontano a circa 357 milioni di euro, per un totale di quasi 600 progetti, che si sono avvalsi anche del lavoro dei cosiddetti “assegnisti di ricerca”, disciplinati dall’art. 22 della Legge 240/2010 (Legge Gelmini).
Pubblicato Sab, 06/02/2016 - 10:03
Dal 2011 l’Università di Palermo non bandisce assegni di ricerca di tipo A. Proprio in questi giorni 90 assegnisti del suddetto ateneo sono in scadenza, senza avere un quadro chiaro sulle loro possibilità di proseguire nel percorso accademico all’interno di tale realtà.
Coordinati da ADI Palermo, i giovani ricercatori hanno portato all’attenzione del Rettore Micari, attraverso un’interrogazione in Senato accademico, la richiesta di fare chiarezza sulla programmazione di posti da ricercatore a tempo determinato per il prossimo triennio.
Pubblicato Mar, 02/02/2016 - 10:27
Apprendiamo da indiscrezioni di stampa che, nella valutazione dei titoli per il concorso a cattedra che si svolgerà nel 2016, saranno attribuiti 5 punti al dottorato di ricerca, all'assegno di ricerca e all'abilitazione scientifica nazionale per docenti universitari di I e II fascia.
Pubblicato Mar, 26/01/2016 - 18:54
Pubblichiamo la lettera con cui, in data odierna, l'ADI ha chiesto un incontro ai rappresentanti di MIUR e ANVUR per affrontare il tema della proroga dei tempi di consegna della tesi di dottorato. Lo scorso 8 maggio l'ADI ha ottenuto l'approvazione all'unanimità da parte del CNSU di una mozione in cui si chiede al MIUR di correggere la FAQ ministeriale che nega la possibilità per il collegio dei docenti di concedere una proroga prima della consegna della tesi, misura che non trova alcun fondamento nel testo del DM 45/2013.
Pubblicato Gio, 21/01/2016 - 17:31
Il Sottosegretario Faraone ci ha dato, anche se solo in parte, ragione: "Per la vicenda Dis-coll gli assegnisti di ricerca hanno ragione. Per loro ci assumiamo l'impegno di prevedere adeguati ammortizzatori sociali di cui possano beneficiare al termine del loro rapporto con l'ateneo. Perché la ricerca è lavoro vero. Anche quello che si svolge durante un assegno di ricerca." si legge in una nota affidata alla sua pagina Facebook.
Pubblicato Gio, 21/01/2016 - 17:21
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