DIS COLL estesa ad assegnisti e dottorandi. La lotta paga, la lotta non si ferma!

La Commissione Lavoro della Camera dei Deputati ha appena approvato un emendamento al DDL sul lavoro autonomo non imprenditoriale che rende strutturale la DIS-COLL, l’indennità di disoccupazione per collaboratori, e finalmente la estende ad assegnisti di ricerca e dottorandi.

Si tratta di una prima importantissima vittoria delle ricercatrici e dei ricercatori precari, che in questi anni si sono mobilitati con presidi, manifestazioni e petizioni e proprio nelle ultime ore hanno promosso e diffuso la petizione #ricercaèlavoro che ha raccolto in sole 24 ore oltre 3000 firme.

Ricerca è lavoro! Indennità di disoccupazione per i precari della ricerca

Negli scorsi giorni il Governo, a seguito dell’allarme lanciato dall’INPS e della protesta dei precari, ha scelto di rifinanziare per sei mesi la DIS-COLL, l’indennità di disoccupazione per i titolari di contratti a di collaborazione e a progetto. Nel frattempo il ministro Giuliano Poletti si è impegnato a rendere strutturale questa indennità, all'interno della legge delega sul lavoro autonomo non imprenditoriale in questi giorni in discussione alla Camera. In questi giorni il DDL è in discussione alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, che si prepara a votare sugli emendamenti al testo di legge.

ADI e FLC-CGIL lanciano la petizione "Ricerca è lavoro!", per chiedere al Governo di rispettare i suoi impegni e rendere legge una misura strutturale, facilmente accessibile, in grado di garantire l’indennità di disoccupazione anche a tutte e tutti coloro che sono stati finora esclusi ingiustamente, come i precari della ricerca.

ADI e FLC CGIL: il ministro Fedeli sostenga la campagna sulla DIS-COLL

Pubblichiamo qui di seguito il testo della lettera aperta che ADI e FLC-CGIL hanno inviato al Ministro dell'Istruzione, dell'Universita e della Ricerca scientifica Valeria Fedeli. ADI e FLC invitano il Ministro ad unire la sua voce a quella di migliaia di assegnisti, borsisti e dottorandi che da più di due anni, nel contesto della campagna #perchénoino, reclamano a gran voce l'istituzione di una misura di sostegno al reddito per i periodi di disoccupazione.

Il riconoscimento della dignità di lavoratori a migliaia di colleghi precari non è che il primo passo sulla via di una Università che torni finalmente a ricoprire il ruolo che le compete.

Last call for DIS-COLL!

Nella seduta del 13 febbraio, la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato una proroga di soli sei mesi della DIS-COLL, l’indennità di disoccupazione per i collaboratori. Il testo dell’emendamento prevede che la DIS-COLL sia rifinanziata con 19,2 milioni di euro, e resti in vigore fino al 30 giugno 2017.

Nei giorni scorsi, a fronte della denuncia dell'INPS circa la mancata conferma della DIS-COLL e della immediata mobilitazione dei precari, Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti aveva promesso “la continuità dell’erogazione della DIS-COLL” fino all’emanazione di una “specifica previsione strutturale, da definire all'interno della legge delega sul lavoro autonomo non imprenditoriale attualmente all'esame della Camera”. La continuità della misura, però, continua ad essere a rischio: se la legge delega non fosse approvata in tempi utili, dal 30 giugno i titolari di un contratto para-subordinato sarebbero di nuovo privi di un sussidio di disoccupazione.

Dottorato e scuola: il corso-concorso e la valorizzazione del dottorato di ricerca

Nelle scorse settimane, ADI è stata invitata a sottomettere alla Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati un proprio parere in merito allo schema di decreto legislativo sul "Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione", in attuazione della Legge 107/2015. La Commissione è chiamata ad esprimere un parere sulla bozza di decreto sottoposta dal governo, ed è sua facoltà proporre modifiche ed integrazioni.

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